Una buona illuminazione ci fa stare meglio (e alleggerisce la bolletta)
Il caro bollette ci spinge ad essere più attenti al risparmio energetico. Ma anche la salute può trarre giovamento da comportamenti virtuosi dal punto di vista ambientale. È il caso dell’illuminazione artificiale. Una cattiva illuminazione degli ambienti domestici e di lavoro può danneggiare il portafoglio ma anche i nostri occhi, contribuendo alla secchezza oculare, che limita la lacrimazione, elemento fondamentale per il funzionamento del nostro apparato visivo, grazie alla lubrificazione dell’occhio.
Il sito di Humanitas pubblica un interessante articolo in cui Paolo Vinciguerra, responsabile dell’unità di Oculistica in Humanitas e professore ordinario alla Humanitas University dà una serie di consigli per un’illuminazione corretta.
“Nelle nostre case e negli uffici in cui lavoriamo – afferma lo studioso – , la luce è spesso diretta e orientata verso il basso: una scelta che spesso sembra la più intuitiva ma che non è ottimale per la visione. La luce diretta, come quella prodotta dai faretti, un tipo di lampada molto diffuso, crea un fascio di luce particolarmente forte, ma anche ombre marcate tutto intorno. Questo tipo di illuminazione ci porta a moltiplicare il numero dei faretti e dei punti luce: una soluzione che comporta un maggior dispendio energetico ed economico ma che non migliora il benessere oculare, perché la rifrazione della luce continua a non essere ottimale e ci porta ad ammiccare, dunque a sbattere le palpebre velocemente, con maggiore frequenza, aumentando sul lungo periodo la secchezza oculare.”
“Per risolvere questa problematica- conclude lo studioso -, dovremmo piuttosto optare per delle lampade che garantiscono una luce omogenea e diffusa, in grado di dare la giusta tridimensionalità agli oggetti e consentirci di vedere bene senza affaticare i nostri occhi.”
Lo stesso discorso vale per le tende: le tende tradizionali, sottili e bianche sono preferibili a tessuti spessi e scuri. Il tessuto bianco, infatti, protegge dal sole ma garantisce la diffusione della luce nell’ambiente, al contrario di quelli di colori più importanti, che rendono le stanze più buie costringendoci a tenere la luce accesa anche quando non servirebbe.
Per approfondire –> https://www.humanitas.it/news/luce-e-illuminazione-artificiale-limpatto-sulla-salute-degli-occhi-e-limportanza-del-risparmio-energetico/
[La foto che illustra l’articolo è dotata di Common Creative License. Autore: John ]