Infezione da HPIV: sembra influenza, ma non lo è
Questo è uno dei periodi in cui più facilmente possiamo venire attaccati dai virus parainfluenzali umani (HPIV, dall’inglese Human ParaInfluenza Viruses), che infettano l’apparato respiratorio, provocando, nel maggior numero dei casi, infiammazioni acute del laringe, della trachea e dei bronchi, raramente possono causare polmonite. L’Istituto Superiore di Sanità ne tratta in un dettagliato approfondimento, che potete leggere integralmente qui.
Si tratta di diversi tipi di virus, appartenenti alla famiglia dei paramixovirus. I disturbi (sintomi) sono molto simili a quelli dell’influenza, dalla quale l’infezione da HPIV non è facilmente distinguibile e vanno dal comune raffreddore, a disturbi (sintomi) simil-influenzali (febbre, dolori muscolari, tosse, raffreddore) fino alla polmonite.
I disturbi (sintomi) si sviluppano generalmente da 2 a 7 giorni dopo aver contratto l’infezione.
La trasmissione dei HPIV avviene attraverso l’inalazione diretta delle goccioline respiratorie infette o dalle mani, attraverso gli occhi e il naso.
Nel corso della vita ci si può infettare ripetutamente con HPIV.
La brutta notizia è che attualmente non si dispone di un trattamento specifico per l’infezione da questi virus. Per fortuna, però, le infezioni sono solitamente lievi e di breve durata, ed in genere si risolvono da sole in pochi giorni. Il trattamento prevede il riposo e l’uso di farmaci per controllare la febbre e alleviare i sintomi (tosse, mal di gola, raffreddore). Tra i farmaci più usati vi sono sciroppi contro la tosse, antipiretici per abbassare la febbre e antidolorifici contro il mal di testa e i dolori muscolari/articolari. Gli antibiotici non servono contro le infezioni virali, per cui non vanno utilizzati se non in caso di prescrizione del proprio medico o del pediatra. Se i disturbi persistono per più di alcuni giorni, o si aggravano (febbre alta, difficoltà a respirare, dolori intensi) si deve immediatamente avvisare il proprio medico o il pediatra.
Fonte: Progetto Gatekeeper, Istituto Superiore di Sanità
Foto provvista di Common Creative License. Autore: antonio