Colon-retto: fare controlli periodici è la scelta giusta
Il cancro non è più una malattia che conduce per forza ad un esito fatale. Si può curarlo, ma soprattutto si può prevenirlo. È il caso del cancro del colon-retto, la cui evoluzione è lenta, per cui lo screening – rivolto a uomini e donne dai 50 ai 69 anni – rappresenta uno strumento importante per la diagnosi precoce e per l’organizzazione di un’adeguata strategia terapeutica.
Questo tipo di tumore è in assoluto il più frequente. Tra gli uomini si trova al terzo posto, preceduto da prostata e polmone, tra le donne al secondo, preceduto solo dal carcinoma mammario.
Lo screening per la diagnosi del tumore del colon-retto è indirizzato a uomini e donne di età dai 50 ai 69 anni e consiste nell’eseguire, ogni due anni, un test di ricerca di sangue occulto fecale (raccolta di un piccolo campione di feci e ricerca di tracce di sangue non visibili a occhio nudo) . Alcuni programmi di screening attivi in Italia utilizzano, al posto della ricerca del sangue occulto, un altro esame di screening: la rettosigmoidoscopia eseguita una sola volta all’età di 58-60 anni.
I casi risultati positivi alla ricerca di sangue occulto, vengono indagati più approfonditamente tramite successiva colonscopia.
Questo esame consente sia di identificare precocemente le lesioni che potrebbero degenerare nel tempo in forme tumorali maligne, sia di effettuare la diagnosi di carcinomi in stadio iniziale e, quindi, suscettibili di guarigione dopo terapia, con una conseguente riduzione della mortalità
Fare controlli periodici… è la scelta giusta!
Fonte: Istituto superiore di sanità