Pancia gonfia, come evitarla
Nel periodo delle festività natalizie una delle conseguenze di pranzi e cene con colleghi di lavoro, amici e parenti è il gonfiore addominale. Dal bel sito di Humanitas, qualche consiglio per evitarlo o quantomeno limitarlo.
Escludendo una causa patologica, comprese le intolleranze a lattosio e glutine, il primo passo è semplice ma spesso sottovalutato: si deve mangiare lentamente masticando a lungo. Tutti lo sanno ma pochi lo mettono in pratica con la scusa della mancanza di tempo, così diventa automatico mangiare troppo velocemente.
La pancia gonfia è favorita inoltre dall’aria ingerita con le bevande frizzanti o con i cibi che la inglobano, come i frullati e la panna montata. Può essere opportuno anche evitare gli alimenti confezionati con i dolcificanti artificiali, che riducono le calorie ma aumentano il gonfiore.
Molto utile, infine, è evitare la sedentarietà: una semplice camminata aiuta la peristalsi dell’apparato digerente e riduce il meteorismo.
Bisogna tenere a basa anche il consumo di alcolici, spesso correlato con la pancia gonfia. L’alcol contiene tante calorie, quasi quanto di grassi. Un calice di vino apporta circa 100 kcal di una sostanza che viene definita un “non nutriente” in quanto non viene utilizzata dall’organismo per le sue funzioni ma viene immediatamente trasformata in grasso che si accumula soprattutto a livello addominale e nel fegato.
Più la gradazione alcolica aumenta più aumentano le calorie e, se il consumo è abituale, aumenta anche la probabilità di vedere aumentare la pancia.
Infine, è il caso di bere acqua a sufficienza. L’acqua è essenziale per tutte le nostre funzioni compresa la digestione che, per essere ottimale, ne ha bisogno per produrre saliva, succhi gastrici, biliari e pancreatici. Meno acqua c’è a disposizione, più l’organismo è obbligato a prenderne dai vari distretti. Un pasto secco richiede più acqua di un pasto con alimenti brodosi o acquosi, come la verdura. Generalmente, uno o due bicchieri sorseggiati durante il pasto sono sufficienti per aiutare lo stomaco a svolgere la sua funzione.
Fonte: Humanitas.it
Foto provvista di Common Creative License. Autore: nicodemo.valerio