Liste d’attesa, l’insostenibile situazione di Taranto
Non numeri e statistiche, ma casi veri, storie di vita, testimonianze in presa diretta di come e quanto i disservizi e le disfunzioni del sistema sanitario regionale pesino sulle tasche e sulla salute dei cittadini. L’Auser di Taranto punta il dito contro le liste d’attesa e affida ad un efficace articolo della Gazzetta del Mezzogiorno la narrazione di uno stato di cose veramente insopportabile.
A Taranto, non c’è nessuna disponibilità di prenotazione per una risonanza magnetica aperta, per una mammografia ci vogliono 2 anni e per asportare una cisti sul collo, sei mesi. Le storie raccontate da Luigia Duchetti, vice presidente del circolo Auser di Taranto all’autrice dell’articolo, Valentina Castellaneta, denunciano senza mezzi termini una situazione ormai insostenibile.
Meritoriamente, i volontari dell’Auser di Taranto si occupano di aiutare gli anziani a prenotare le visite specialistiche, ma devono affrontare mille problemi, e molto spesso deve alzare le braccia di fronte alle attese estenuanti o, peggio ancora, alle liste chiuse.
“Le liste d’attesa per le visite specialistiche sono sempre molto lunghe – denuncia Isabella Matarrese, presidente dell’Auser provinciale tarantina. Anche una settimana, due settimane potrebbero essere importanti per un anziano. Se c’è la richiesta di un medico di famiglia per una visita specialistica, significa che è una cosa importante. Non è un check up qualsiasi.”
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Foto di Krizjohn Rosales: https://www.pexels.com/it-it/foto/gruppo-di-uomini-che-formano-una-libe-761295/