D’Alberto: “La sanità pugliese cresce, ma non basta”
“Che i due migliori ospedali meridionali siano in Puglia è una notizia confortante. Ma non basta, tenuto conto del gap ancora molto evidente tra Centro-Nord e Sud, in materia di qualità dell’assistenza sanitaria».
Così Biagio D’Alberto, presidente di Auser Puglia, commenta i dati della classifica sulle eccellenze ospedaliere annualmente compilata dal settimanale statunitense Newsweek.
Gli ospedali meridionali che guadagnano le migliori posizioni nella graduatoria che riguarda l’Italia sono Casa Sollievo della Sofferenza di San Giovanni Rotondo e il Consorziale Policlinico di Bari, che si piazzano rispettivamente al 29° e al 35° posto, con un indice del 74,30% e del 73,74% (la percentuale indica lo scostamento rispetto all’ospedale meglio piazzato nella graduatoria internazionale, la Mayo Clinic di Rochester, in Minnesota, che totalizza il 97,96%).
Gli altri ospedali pugliesi compresi nella classifica, che mette in ordine 112 nosocomi italiani, sono, in ordine di graduatoria: 64° posto, Ospedale Perrino di Brindisi (71,26%); 72°, Ospedale San Paolo di Bari (70,06%); 74°, Azienda Ospedaliera Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia (70,02%); 86°, Ospedale Vito Fazzi Lecce (68,67%); 97°, Ospedale Generale Regionale Miulli di Acquaviva Delle Fonti (68,17%).
“Si tratta comunque – puntualizza D’Alberto – di indici positivi e significativi, che testimoniano lo sforzo del sistema sanitario pugliese di offrire un servizio di qualità ai cittadini, ma nello stesso tempo sottolineano la necessità di politiche rivolte a ridurre il pesante divario con le realtà centrosettentrionali. Anche per questo Auser dice no al progetto di autonomia regionale differenziata che il Governo Meloni sta portando avanti, che non farebbe altro che accentuare divari e diseguaglianze.»