L’Auser pugliese sulla questione meridionale: “Superare il divario tra Nord e Sud”
La perdurante attualità della questione meridionale e la necessità di mettere in campo ogni iniziativa utile a ridurre il divario tra Nord e Sud sono stati temi costanti dei congressi Auser pugliesi, che hanno dibattuto e sviluppato le tesi contenute del Documento Congressuale nazionale.
Se ne è parlato nell’assemblea di Foggia, nel congresso provinciale dell’Auser Territoriale di Capitanata celebrato a Vico del Gargano, nel Congresso Regionale svoltosi a Bari, dove il tema è stato diffusamente ripreso anche nel documento politico conclusivo, approvato all’unanimità dai delegati.
“Il Congresso Regionale dell’Auser – si legge nel documento -, preso atto della centralità attribuita dai documenti congressuali alla questione meridionale, rileva con preoccupazione che il divario tra il Sud e il resto del Paese non solo con si è ridotto, ma è destinato a crescere ulteriormente, da un lato per le conseguenze della pandemia, dall’altro per effetto degli scenari di autonomia regionale differenziata che vanno profilandosi nel Paese.
Per affrontare con efficacia la questione meridionale è necessario porre in atto meccanismi e interventi di sostanziale perequazione tra il Sud e le aree più ricche ed avanzate del Paese. I percorsi di autonomia differenziata che si vanno prospettando non solo non garantiscono alcuna perequazione, ma sembrano destinati ad allargare ulteriormente il divario.
A tal fine è indispensabile che l’attuazione del regionalismo differenziato sia subordinata alla definizione dei livelli minimi di prestazione previsti dall’art.117 della Costituzione, che il Legislatore ha individuato come strumento essenziale per garantire l’unità nazionale, l’eguaglianza dei cittadini e servizi in grado di soddisfarne le necessità in tutte le aree del Paese, a cominciare da quelle, come il Mezzogiorno che ne sono sprovviste.
L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza deve rappresentare un’occasione reale per mettere il Sud nelle condizioni di crescere. Ma perché ciò avvenga non è sufficiente una ripartizione aritmetica dei fondi che sembra in apparenza privilegiare il Mezzogiorno. È necessario che preventivamente le Regioni, le Istituzioni Locali e gli altri soggetti della spesa pubblica che beneficeranno dei fondi del Piano, vengano messi nelle condizioni di progettare e di spendere, con criteri di trasparenza, qualità ed efficacia.” (Potete leggere e scaricare il documento integrale, cliccando qui).
Sulla questione meridionale è intervenuta nel suo intervento durante il Congresso Nazionale svoltosi a Roma il 18 e il 19 novembre, anche la presidente dell’Auser Regionale pugliese, Lucia Scarafile: “Il PNNR deve rappresentare un’occasione – ha detto – per sanare le disuguaglianze territoriali che penalizzano il Mezzogiorno condannato ad una situazione di arretratezza che rischia di diventare strutturale.”
(nella foto, un momento dell’intervento di Lucia Scarafile)