Il sogno dell’Auser di Castelnuovo della Daunia ha messo le ali
Quando all’Auser di Castelnuovo della Daunia si mettono una cosa in testa, la ottengono. Il circolo della ridente cittadina dei Monti Dauni è nato da neanche un anno, ma con un obiettivo ben chiaro: attivare un servizio di trasporto sociale per venire incontro alle necessità dei tanti cittadini, non solo anziani, che per curarsi devono raggiungere ospedali, ambulatori e laboratori che sono notevolmente distanti.
Il progetto, o più precisamente il sogno, era nato proprio in un luogo di dolore: l’ospedale piemontese in cui Rosaria – fondatrice e anima del circolo – assisteva suo marito Giuseppe.
Rosaria e Giuseppe, entrambi originari di Castelnuovo, emigrati al nord per lavoro, furono colpiti dall’impegno dei volontari che si dedicavano al trasporto dei pazienti, per accompagnarli nelle cure. Quando Giuseppe è volato in cielo, Rosaria si è detta che un bel modo per ricordarlo, per farne memoria, sarebbe stato aprire un circolo nel loro paese di origine, per fare la stessa cosa.
Il sogno di Rosaria ha messo le ali, volando alto e soprattutto veloce, come fanno gli aquiloni.
A settembre dello scorso anno è stato ufficialmente costituito il Circolo Auser Aquilone di Castenuovo. Qualche mese dopo, l’apertura e l’inaugurazione ufficiale della sede. Grazie all’impegno del presidente nazionale Auser, Domenico Pantaleo, e del presidente regionale, Biagio D’Alberto, è stato superato anche lo scoglio più difficile: trovare un mezzo idoneo allo scopo.
Ci ha pensato l’Auser di Reggiolo, comune emiliano, che ha donato un pulmino, che ha fatto il suo arrivo ufficiale a Castelnuovo ai primi dello scorso mese di agosto.
Restava però da fare il passo più importante: attrezzare il servizio di trasporto sociale, avviarlo concretamente. Domenica scorsa la benedizione dell’automezzo e la messa officiata da padre Marco del convento dei Frati Minori (nelle foto della photogallery). Negli scorsi giorni i primi due servizi di trasporto, il primo a San Giovanni Rotondo (nella foto di apertura il volontario Michele Silvestri prima della partenza), il secondo, che ha interessato un paziente sulla sedia a rotelle, ha visto impegnati i volontari Pasquale Venditti e Giovanni Stravato.