A Rutigliano i nonni che orientano
A che servono i nonni se non a orientare i più giovani verso il futuro? Per questo i saperi delle persone anziane sono un bene prezioso per la comunità. Perché indicano prospettive partendo da esperienze consolidate, da un know how fatto di vita quotidiana.
Valorizzare questi saperi per metterli a disposizione dei giovani è uno dei punti di forza del progetto Mi Oriento, promosso dall’Auser di Rutigliano in partenariato con il Comune. Un progetto particolarmente innovativo e interessante, che mostra una buona prassi che sarebbe il caso di trasferire anche altrove.
«La sfida è incrociare conoscenze, ricordi, esperienze e buone pratiche per radicare nel sapere antico le prospettive, di lavoro e di vita delle nuove generazioni» afferma Mariarosaria Limitone, presidente del circolo nonché coordinatrice della rete «Filo d’Argento e Volontariato Civico» di Auser Puglia.
Il progetto è articolato in laboratori, che avranno questa settimana come location due scuole di Rutigliano: l’Istituto Comprensivo «Settanni-Manzoni» e il Liceo Scientifico «Alpi-Montale».
«Nonni da grande voglio fare…» è il tema dei laboratori rivolti agli alunni di quarta e quinta elementare che frequentano l’istituto comprensivo. Si svolgeranno il 24, 25, 28 e 29 settembre a cura di Carlo Picca, Mariarosaria Limitone, Francesca Galli, Palma Matarrese, Siglinda Lamia e Ida Demora.
«Abitare il tempo: una strategia di rigenerazione urbana e co-housing» è invece il tema dei seminari rivolti alle quarte e quinte classi del liceo che si terranno il 28 e il 29 settembre. Se ne occuperanno Mariarosaria Limitone, Francesca Galli e Andrea Gelao.