Auser, Libera e Spi Cgil ricordano a Foggia le vittime innocenti di mafia e di violenza
Le vittime di violenza e di mafia sono sempre innocenti. Alcune, però, lo sono più di altre. Come Matteo Di Candia, il pensionato rimasto ucciso nel 1999, durante una sparatoria mentre festeggiava l’onomastico con gli amici. Come Giovanna Traiano e le donne stroncate dai femminicidi, come Francesco Traiano, ucciso nel suo bar durante una rapina. Tre foggiani del cui sacrificio va fatta memoria, perché tali atroci episodi non abbiano più a ripetersi.
L’Auser di Foggia, che a Di Candia ha dedicato il suo salone, ricorderà e renderà omaggio a queste vittime innocenti, in una serata promossa assieme a Libera e allo Spi Cgil Foggia, che si svolgerà il 5 ottobre prossimo alle 18.30 nell’Auditorium della Cgil a Foggia (via della Repubblica).
Nel corso dell’evento verrà proiettato il cortometraggio di Lorenzo Sepalone «Nel cognome che ho scelto», che si è aggiudicato il primo premio nella sezione Mini-doc della venticinquesima edizione del festival internazionale «Inventa un Film» di Lenola. Il film racconta racconta le tragiche storie delle altre due vittime cui la serata è dedicata: Giovanna Traiano, uccisa da suo marito nella Chiesa dove si era recata a pregare, sorella di Francesco, morto nella sanguinosa rapina nel suo bar.
Protagonista della pellicola, intensa e al tempo stesso delicata, è Alfredo Traiano, figlio di Giovanna, vittima di femminicidio e nipote di Francesco. La sua coraggiosa scelta di cambiare cognome per assumere quello materno (da cui il titolo del film) così come il suo racconto sono un grande esempio di impegno civile e allo stesso tempo un fermo invito a non voltare mai il capo dall’altra parte, a non perdere la speranza, a battersi contro la violenza e la criminalità.
All’incontro parteciperanno Tonino Soldo, presidente del Circolo Auser di Foggia, che ricorderà anche Franca Marasco, la tabaccaia rimasta uccisa qualche settimana fa durante una rapina, Federica Bianchi, referente foggiana dell’associazione Libera, promotrice della intitolazione a Matteo Di Candia del salone dell’Auser, il regista Lorenzo Sepalone e Alfredo Traiano.
La serata verrà conclusa dalla proiezione di un altro cortometraggio, molto breve ma di grande carica emotiva, firmato da Sepalone: «Prossima fermata», che riflette attraverso lo sguardo e i ricordi di un autista dell’azienda municipalizzata di trasporto urbano nel suo ultimo giorno di lavoro, sul senso civico della cittadinanza, sulla necessità di amare di più la città, come primo passo verso il suo riscatto civile e sociale.