La memoria, strumento di welfare culturale
La memoria non è statica e non riguarda soltanto il passato. Ricordare aiuta a vivere meglio nel presente, soprattutto quando a farlo sono le persone anziane, e quando queste “ricordano insieme”, contribuendo così alla tutela e alla valorizzazione della memoria collettiva, messa a rischio dalla globalizzazione e azionando preziosi meccanismi di scambio intergenerazionale.
È questo l’obiettivo del progetto «Memoria coesione futuro»: valorizzare la memoria come strumento di welfare culturale, che favorisce l’inclusione sociale degli anziani, contrasta la solitudine, contribuisce al loro benessere psichico, promuove incontri e scambi con le generazioni più giovani.
Promosso dall’Auser Territoriale di Foggia in collaborazione con il sindacato dei pensionati Spi Cgil di Foggia e il Circolo Auser di Vico del Gargano, il progetto è sostenuto dalla Regione Puglia, che lo ha finanziato nell’ambito di Puglia Capitale Sociale.
L’iniziativa è stata presentata nel corso di una conferenza stampa svoltasi presso il Circolo foggiano dell’associazione per l’invecchiamento attivo, cui hanno partecipato l’assessora regionale al welfare, Rosa Barone, il presidente di Auser Puglia, Biagio D’Alberto, Carlo D’Andrea, segretario Spi Cgil Foggia, il presidente di Auser Territoriale Foggia, Geppe Inserra e i presidenti dei Circoli di Foggia e di Castelluccio dei Sauri, Tonino Soldo e Leo Di Castro.
L’assessora Barone ha sottolineato il ruolo positivo che l’attuazione di Puglia Capitale Sociale 3.0 sta avendo nel territorio regionale e in particolare in quello della provincia di Foggia: «Il terzo settore sta dimostrando una grande capacità di contrastare le fragilità e di venire incontro ai bisogni della popolazione, promuovendone la partecipazione e la cittadinanza attiva. Tanto più positivi sono gli interventi e i progetti orientati alla popolazione anziana e ai rapporti intergenerazionali.»
Il presidente di Auser Puglia, Biagio D’Alberto, ha auspicato che Puglia Capitale Sociale possa diventare un banco di prova per sperimentare politiche di coprogrammazione e di coprogettazione tra Regione Puglia e Terzo Settore: «Progetti come Memoria coesione futuro dimostrano che i tempi sono maturi per una nuova stagione di partecipazione e di protagonismo, da parte del mondo dell’associazionismo.» Carlo D’Andrea ha sottolineato come lo Spi Cgil lavori con particolare attenzione sul versante del recupero della memoria, ritenendolo un’importante opportunità per contrastare la solitudine che affligge gli anziani e promuovere la socializzazione.
Dopo aver ribadito che il progetto intende sperimentare nuove politiche di welfare culturale, Geppe Inserra ha illustrato il ruolo dei laboratori della memoria in cui vengono raccolti, condivisi, digitalizzati e successivamente raccontati, attraverso la pubblicazione on line, le memorie degli anziani, nella idea che ricordare produca benessere, soprattutto se lo si fa collettivamente.
I laboratori sono stati avviati o sono in corso di implementazione a Foggia, San Severo, Cerignola, San Nicandro Garganico, San Marco in Lamis, Castelluccio dei Sauri, Castelnuovo della Daunia, Mattinata, Poggio Imperiale.
Sono previsti anche incontri nelle scuole, iniziative di formazione rivolte ai giovani che vogliano diventare “volontari della memoria” (azioni svolte in collaborazione con Flc Cgil), interventi di telefonia sociale e attività di book crossing, con la raccolta di libri usati per scongiurare che finiscano al macero, e la loro distribuzione gratuita.
Collaborano alle attività progettuali, il Circolo Auser di Foggia, che promuoverà diversi eventi culturali e coordinerà gli interventi di telefonia sociale e di book crossing, la Lega Spi di Foggia e Foggia Cep, i Circoli e le Leghe Spi degli altri comuni sedi dei laboratori.
La conclusione delle attività progettuali è prevista per l’estate prossima, con il Festival della cultura popolare che si svolgerà a Vico del Gargano.