L’appello dell’Auser e di Michele Pesante: valorizzare i tratturi, opportunità per Foggia

Valorizzare quanto resta dei tratturi, recuperare le sparute tracce di quella transumanza che tanta parte ha avuto nella storia di Foggia. Riportare Foggia nel tracciato della Via Francigena, da cui è stata esclusa.
Questo è l’appello lanciato dall’Auser di Foggia e dall’Associazione Tratturi e Transumanza durante un appassionato e partecipato incontro sul tema Foggia capitale dei tratturi, promosso dal circolo foggiano dell’associazione per l’invecchiamento attivo, all’interno del progetto Memoria coesione futuro.
Dopo il saluto del presidente del circolo, Tonino Soldo, Michele Pesante, presidente dell’ associazione Tratturi e Transumanza e per decenni direttore dell’Ufficio Tratturi di Foggia (che aveva competenza per tutta la Puglia) ha sottolineato che pur essendo ormai quasi del tutto scomparsi e trasformati in aree edificate o agricole, i tratturi rappresentano ancora una opportunità di valorizzazione culturale e turistica per la città di Foggia: «Gli ingressi alla città sorgono tutti su vecchi tratturi. Attrezzarli contribuirebbe a rendere la città più bella ed attrattiva».
Pesante ha quindi presentato un suggestivo itinerario che collegando San Vito, Troia, Foggia, Campolato, Monte Sant’Angelo attraverso antichi, ma ancora utilizzabili tratturi, recupererebbe l’antica Via Francigena, da cui Foggia è stata inopinatamente esclusa, nonostante la sua storica centralità, affermata da numerose fonti storiche e documentali.
L’itinerario illustrato da Pesante prosegue fino a Vieste per una lunghezza complessiva di oltre 140 chilometri e rappresenta anche una importante opportunità di integrazione tra Gargano e Monti Dauni.
Intervenendo nel dibattito, Angelo Colangione ha auspicato che la civiltà del tratturo possa essere ricordata almeno nella toponomastica cittadina inserendo nelle targhe stradali la locuzione: «già tratturo», con l’antica denominazione.
Ha concluso l’incontro il presidente provinciale dell’Auser, Geppe Inserra che ha raccontato la sua esperienza di promotore del gemellaggio che quarant’anni fa venne sottoscritto tra le province di Foggia e dell’Aquila: «una relazione importante che andrebbe ricordata e rilanciata, soprattutto dopo la proclamazione dell’Aquila a capitale italiana della cultura».
Hanno allietato la serata con canzoni e poesie Pasquale Travaglio, Aldo Fratta e Raffaele Tardivo.
Il progetto Memoria Coesione Futuro è promosso dall’Auser provinciale in collaborazione con Spi Cgil Foggia e Auser Vico del Gargano e sostenuto dall’assessorato regionale al welfare nell’ambito del programma Puglia Capitale Sociale 3.0.
[La foto di apertura è di Dauno Settantatre con licenza Attribuzione-Non commerciale Common Creative; le altre fotografie sono di  Antonio Costanzo]

Un momento della serata

 

Michele Pesante e Tonino Soldo

 

Aldo Fratta, Pasquale Travaglio e Raffaele Tardivo

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