L’arcivescovo di Foggia: “Caldo e solitudine emergenza per gli anziani, aiutiamoli”
In occasione della recente festività dei santi Anna e Gioacchino, genitori di Maria e nonni di Gesù, l’Arcivescovo di Foggia, mons. Giorgio Ferretti ha inviato ai sacerdoti e ai fedeli della Diocesi una lettera per esortarli a stare più vicino agli anziani, esternando la sua preoccupazione per i pericoli cui sono esposti dalla torrida estate che stiamo vivendo.
“Il caldo eccezionale di questi giorni è pericolosissimo per gli anziani. Ma molto di più lo è la solitudine – scrive il presule -. Tutti stiamo facendo esperienza di temperature proibitive in questo periodo a Foggia e chi può va in vacanza o accende l’aria condizionata, ma molti anziani non hanno queste possibilità. Si registrano in questo periodo molte morti, talvolta per semplice disidratazione.”
Mons. Ferretti sottolinea quindi che “bastano piccole cose per salvare la vita ad una persona anziana. Gesti semplici come dare acqua da bere.”
Ma l’invito più caloroso rivolto dall’Arcivescovo è a non dimenticarsi degli anziani, ad ” accorgersi di loro: visitare un vicino di casa che vive solo, suonare il campanello per fare un saluto, passare a vedere come sta, se ha bisogno di qualcosa. Ed è importante vigilare: se il nostro vicino anziano ha le finestre sempre chiuse, oppure non vediamo mai le luci accese o non sentiamo il rumore della televisione, bussiamo alla porta di casa per accertarci delle sue condizioni. La compagnia, anche se breve, per chi è solo, è una medicina dal grande potere, può salvare la vita.”
“Il caldo e la solitudine degli anziani nel periodo estivo – si legge ancora nella lettera – devono essere considerati una vera emergenza a cui far fronte in modo eccezionale. Non sottovalutiamo il problema!”
Un pensiero particolare mons. Ferretti lo ha per i nonni: “Ragazzi visitate i vostri nonni. Genitori incoraggiate i figli a visitare gli anziani. È bello passare un po’ di tempo in estate con loro, con i nonni o con un anziano vicino di casa che si conosce da sempre, magari andare la sera ai giardinetti a passeggiare assieme e cercare un po’ di refrigerio, una bibita fresca.”
“Invito perciò tutti i cittadini – conclude l’Arcivescovo – ad essere responsabili, nei prossimi giorni, delle persone più fragili della nostra città, a partire dagli anziani. Basta poco per salvare una vita, forse solo un bicchiere d’acqua! Mostriamo il volto solidale di questa nostra terra, basta una piccola attenzione: non lasciamo solo nessuno!”
[La foto che illustra l’articolo, provvista di licenza Common Creative è di Spyros Papaspyropoulos]