Un ponte lungo 800 km: gemellaggio tra Auser di Vico del Gargano e Auser di Palazzolo dello Stella
Franco D’Altilia lasciò la sua cittadina natale, Vico del Gargano, che era poco più di un ragazzo. Andò a cercare fortuna al nord, in terra friulana. Gli inizi non sono stati facili: ha dovuto fare i conti con clima, lingua, cultura e costumi diversi, ma dalla sua aveva tanta volontà e voglia di ritagliarsi un posto nel «mondo dei grandi».
Alla fine la sua tenacia lo ha premiato. Ha accolto quell’ambiente così diverso, è stato accolto. Ha perfino imparato la lingua friulana, così diversa da quella del suo Gargano.
Si è integrato, senza dimenticare mai le sue radici. Ha imparato ad amare la terra friulana, così come la Montagna del Sole. E la generosa comunità che lo ha adottato ha imparato a sua volta a volergli bene, al punto tale da eleggerlo per due consiliature sindaco di Palazzolo dello Stella, incantevole borgo che abbraccia il corso del fiume Stella, a due passi dalla Laguna di Marano.
Ma non è soltanto questa storia deamicisiana ad accomunare Palazzolo e Vico: l’uno e l’altro vantano Circoli Auser particolarmente efficienti ed attivi. Insomma, un sindaco «oriundo» e due circoli Auser: fortunate congiunzioni astrali che hanno inevitabilmente avvicinato le due realtà, nonostante i quasi 800 chilometri che le separano, creando le premesse per un gemellaggio vero, tutt’altro che formale, come vedremo.
A gettare il lungo ponte tra i due paesi è stata una intuizione di Nicola Angelicchio, poeta dialettale e scrupoloso custode della radici vichesi. L’idea è stata entusiasticamente raccolta da Carlantonio D’Amato, che guida Auser Nuova Vita di Vico del Gargano, e Dario Rassatti, presidente di Auser Volontariato Stella & Tagliamento. Sono bastati pochi mesi perché il sogno diventasse realtà, sotto la sapiente regia logistica ed organizzativa di Giovanni Angelicchio.
Tanta emozione e perfino qualche lacrima di commozione hanno punteggiato l’intesa cerimonia che si è svolta nell’Auditorium di Vico del Gargano, presenti naturalmente i due sindaci vichesi doc: Franco D’Altilia per Palazzolo e Raffaele Siscio per Vico del Gargano.
Tre intensi giorni, in cui la folta delegazione friulana ha avuto modo di conoscere ed apprezzare Vico e le località garganiche più vicine, di gustare gli impareggiabili sapori della gastronomia, di immergersi nelle magiche atmosfere della cultura e della musica popolare del promontorio.
Durante la cerimonia in Auditorium era palpabile un’atmosfera di amicizia autentica, un comune desiderio di dare seguito al gemellaggio promovendo altre iniziative congiunte. «Abbiamo dimostrato – ha chiosato il presidente di Auser Puglia, Biagio D’Alberto – che davvero Auser è una grande rete, che costruisce ponti, che unisce l’Italia e ci fa sentire orgogliosi di essere tutti cittadini del Bel Paese.»
Il «giuramento di fraternità» solennemente sottoscritto dai presidenti D’Amato e Rassatti sottolinea ed esalta proprio la volontà di dare vita a comportamenti e strategie di rete. I due circoli collaboreranno in ricerche per lo sviluppo delle tradizioni locali, in interventi di promozione del patrimonio ambientale e culturale, promuoveranno interscambi tra i diversi laboratori per sviluppare il confronto interculturale, svilupperanno iniziative comuni per la promozione culturale e turistica e per la valorizzazione del patrimonio artistico locale.
La manifestazione è stata allietata dalla esibizione di Nicola Angelicchio, che ha letto una sua lirica e del Duo Novembre e le Ragazze, ovvero le nonne dell’Auser di Vico, brave tanto ai fornelli quanto nel canto.
Nella galleria fotografica i diversi momenti del gemellaggio.
Attraverso le forme di Gemellaggio è un’azione tangibile per rafforzare i valori, le culture, la conoscenza degli individui creando una catena umana formata da persone genuine, altruiste pronte ad aiutare i bisognosi. Questo è l’Auser. Congratulazioni