Muoversi aiuta a pensare. Ecco perché
La ginnastica, compresa quella «dolce» che viene consigliata agli anziani, tonifica l’apparato muscolare. La ginnastica della mente, di cui ci occupiamo in questa settimana di «pillole della salute» fa la stessa cosa, ma a beneficio del cervello. L’una e l’altra hanno diversi punti in comune. Come afferma Caroline Williams nel suo libro Move! The new science of body over mind (Muoviti! La nuova scienza del potere del corpo sulla mente) «muoversi e pensare sono attività interconnesse». In questa puntata vedremo come il movimento favorisce l’attività cerebrale, stimolando il pensiero creativo.
Secondo Williams, «camminare e correre aiuta a schiarirsi le idee», ma, attenzione: «a diverse velocità corrispondono diversi benefici mentali». Correndo o camminando a un ritmo facile da sostenere la mente è libera di vagare, agevolando il fluire di idee più ampie e creative, in quanto si riduce l’attività nelle regioni prefrontali del cervello, che favoriscono il pensiero lineare.
Perciò, se si intende affrontare un problema con un approccio creativo, è il caso di fare una bella passeggiata, mentre se si preferisce una soluzione lineare, è il caso di star seduti a riflettere.
Inoltre, sempre secondo l’autrice, «fare una pressione leggera sui piedi quando si cammina lentamente ha effetti sul flusso sanguigno che arriva al cervello». L’effetto aumenta se si cammina al ritmo di marcia, raggiungendo il massimo quando i battiti del cuore e il ritmo dei passi si sincronizzano (120 battiti e 120 passi al minuto). «Non è chiaro che effetti abbia questo afflusso supplementare di sangue al cervello, ma sappiamo che l’esercizio in generale aumenta la materia grigia nell’ippocampo, che è fondamentale per la memoria e la consapevolezza spaziale», conclude Caroline Williams.
2. continua
[Prima puntata pubblicata ieri: L’eccessiva sedentarietà fa male]
[La fotografia che illustra il post, dotata di licenza Common Creative è di Tom Hilton]
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