Rafforzarsi per vivere felici
Uno stile di vita sedentario ha conseguenze sulla salute mentale e fisica. È questa la ragione per cui ogni nuova generazione è un po’ meno forte di quella precedente e per cui le persone di mezz’età che sono più forti hanno più materia grigia e una memoria migliore dieci anni dopo. Pare che sia per l’osteocalcina, un ormone che ci sprigiona dalle ossa quando ci muoviamo contro la forza di gravità, in qualsiasi tipo di esercizio che preveda il sollevamento di pesi. Al contrario, un deficit di osteocalcina può provocare declino cognitivo e far insorgere malattie neurodegenerative.
Ma la forza fisica è legata anche a una maggiore autostima e a un maggiore senso di sicurezza, in vari aspetti della vita. La spiegazione di questo fenomeno è sorprendente. Secondo il neuroscienziato e filosofo Antonio Damasio dell’università della Southern California il nostro corpo possiede, a livello inconscio, un senso della salute e dello stato dei nostri muscoli e delle nostre ossa che si attenua quando abbiamo meno forza fisica. Qualcuno pensa che il declino della forza fisica nella società contemporanea abbia un ruolo anche nell’epidemia di ansia e nei disturbi mentali che colpiscono le persone di tutte le età.
Il rafforzamento fisico sta così diventando una potente arma per contrastare depressione e ansia, anche quando non rientra in un programma più ampio d’allenamento. Per rafforzarsi non è necessario andare in palestra o comprarsi dei pesi: basta usare il peso del nostro corpo. Trascorrere più tempo seduti sul pavimento, per esempio, è un buon modo per irrobustire i muscoli delle gambe, perché a un certo punto dovremo alzarci. Gambe forti rafforzano l’equilibrio e la coordinazione, due aspetti che risentono negativamente dei nostri stili di vita sedentari.
3. continua
Le puntate precedenti:
L’eccessiva sedentarietà fa male anche al cervello
Muoversi aiuta a pensare, ecco perché
[La fotografia che illustra il post, dotata di licenza Common Creative è di Chris Richmond]